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ACTUM LUCE» NORME PER I COLLABORATORI DELLA RIVISTA
Generale I lavori pervenuti alla Direzione, dopo la valutazione della pertinenza, sono inviati dalla Redazione ai referees che hanno il compito di validarne la scientificità . E' compito della Redazione di provvedere alla gestione dei rapporti finalizzati alla correzione delle bozze con la Tipografia incaricata della stampa. I lavori inviati alla rivista non si restituiscono
Modalità e tempi di consegna
I testi devono essere recapitati alla “Direzione di Actum Luce, Sede Centrale dell'Istituto Storico Lucchese, Cortile Francesco Carrara 12, 55100 Luccaâ€, oppure, preferibilmente, per mail all'indirizzo actumluceredazione@istitutostoricolucchese.org con file Word per Windows. I Testi devono contenre il nome e la qualifica dell'autore, i recapiti del mittente e il titolo del contributo. Tutta la gestione viene effettuata nel rispetto delle scadenze semestrali (Aprile e Ottobre) anche in riferimento ai referee anonimi.
Referaggio Dopo una prima valutazione del Direttore e dei Comitati Scientifici i tasti sono sottoposti al parere peer to peer duble blind
Capitoli e Caratteri
I capoversi saranno indicati chiaramente, facendoli rientrare rispetto al margine di sinistra. Gli accenti si atterranno al criterio corrente: accento grave su a, i ed u, su e ed o aperte, accento acuto su e ed o chiuse Il carattere da utilizzare nel testo è il Times New Roman corpo 12, interlinea singola. Le citazioni superiori a due righi devono essere inserite in corpo minore (Times New Roman corpo 10, interlinea singola), senza virgolette e precedute e seguite da due righe bianche. Le altre citazioni vanno indicate tra virgolette basse (« »); le citazioni interne ad altre vanno comprese tra virgolette alte (“ â€). Le omissioni di brani all’interno di una citazione devono essere indicate con tre punti, racchiusi fra parentesi quadre ([…]).Parole ed espressioni a cui si vuol dare particolare evidenza saranno comprese tra apici (‘ ‘). Le note I numeri delle note presenti nel testo, indicate con l'apice, quando si trovano a fine periodo o sono seguite da una interpunzione, l'interpunzione deve essere posta sempre dopo il numero
Corretto: Le strade erano molto grandi con un gran movimento di auto americane1, i caffè erano pieni di gente, forse turisti2. Non corretto: Le strade erano molto grandi con un gran movimento di auto americane,1 i caffè erano pieni di gente, forse turisti.2
Le note vanno a piè di pagina e contraddistinte da numeri arabi progressivi. I riferimenti bibliografici nelle note devono contenere i seguenti elementi: a) nome e cognome per esteso dell’autore in maiuscolo/maiuscoletto, seguito da virgola. Il nome dell’autore o dell’autrice citati in immediata precedenza saranno rispettivamente sostituiti dalle indicazioni: Idem. o Eadem (b) titolo dell’opera in corsivo, seguito da virgola; (c) eventuali nomi di curatori, prefatori, traduttori in tondo e per esteso, seguiti da virgola; (d) luogo di edizione, seguito da virgola; (e) nome dell’editore o della casa editrice o, per le edizioni antiche, l’espressione con cui nel frontespizio o nel colophon viene indicato il tipografo e/o l’editore e/o libraio del tipografo in tondo, seguiti da virgola; (f) data di pubblicazione con eventuale esponente per indicare edizioni successive alla prima, in tondo e seguita da virgola; (g) rinvio alla/e pagina/e (p., pp.) in tondo, quando non si faccia riferimento all’intera pubblicazione; Es. LORENZO MARCUCCETTI, Deportazione. Il popolo delle Statue Stele, La storia, l'oblio, a , Milano, Mondadori, 2014, p. 29. Ciascuna nota termina con un punto. I volumi miscellanei vanno indicati con il titolo in corsivo, seguito dopo la virgola da: a cura di, nome e cognome per esteso del curatore in tondo. I saggi in volume vanno indicati con nome e cognome dell’autore per esteso in maiuscolo/maiuscoletto e il titolo in corsivo, seguiti da in e il titolo del volume in corsivo, l’indicazione del curatore, della città di edizione, dell’editore, dell’anno di pubblicazione e delle pagine complessive del saggio. Queste ultime vanno fra parentesi tonde se seguite dal riferimento specifico ad una o più pagine. Ognuno degli elementi suddetti va separato da una virgola. Es. MICHELE VERDI, Capannori ai nostri giorni, in Storia della Toscana, a cura di Giovanni Bianchi, Firenze, Fratini, 2007, II (pp. 22.38), p. 35. I saggi in rivista vanno ugualmente segnalati con nome e cognome dell’autore per esteso in maiuscolo/maiuscoletto e titolo in corsivo. Seguirà , preceduto da in, il titolo della rivista in tondo alto/basso e fra virgolette basse (« »), l’annata, l’anno solare in cifre arabe fra parentesi tonde, il numero del fascicolo, le pagine complessive. Anche in questo caso queste ultime vanno fra parentesi tonde se seguite dal riferimento specifico ad una o più pagine. Ognuno degli elementi suddetti va separato da una virgola. Es. RAIMONDO PINNA, Il Capitolo di San Martino negli anni Cinquanta del Duecento, in «Actum Luce», XLIV (2015), pp. 109-170. Quando un testo è stato già citato precedentemente, vanno riportati: il nome puntato dell’autore in maiuscolo, il cognome per esteso in maiuscolo/maiuscoletto, il titolo abbreviato in corsivo e seguito da tre punti, di seguito la semplice indicazione cit., l’indicazione della pagina (se il riferimento è specifico). Come di consueto ogni elemento va separato da virgola. Es. G. LUCCHESI, In viaggio con Ernest Heminguay… cit., p. 18. Quando in nota si fa riferimento ad un contributo segnalato nella nota immediatamente precedente si dovrà adoperare soltanto Ivi (in corsivo), seguito dall’indicazione della/e pagina/e, oppure Ibidem (in corsivo) se detto riferimento riguarda non solo il medesimo contributo ma anche le medesime pagine indicate nella nota precedente. Per la citazione dei fondi archivistici, si useranno acronimi senza punti (ad. es.: ASCLu = Archivio Storico Comunale Lucca), seguito dalla serie in corsivo (es.: Carteggio amministrativo), dall’eventuale titolo in tondo (es.: Tit. LX Pubblica istruzione) e qualora si presentassero, dall’anno, dall’indicazione di busta e fascicolo espressi con le abbreviazioni b. e fasc. (es.: 1906, b. 33, fasc. 12). Nel caso di citazione di una risorsa elettronica inserire, dopo l’url, la data dell’ultima consultazione racchiusa tra parentesi tonde. Esempio: <http://www.italinemo.it>. (18/01/2014). Relativamente alla pagina si intende spazio 1, margini normali, di circa 5 centimetri sopra e sotto e circa 3 cm destra e sinistra. Carattere 12 e note in carattere 10. Complessive circa 2000 battute per pagina. Ogni contributo deve essere accompagnato da un breve riassunto in lingua italiana di circa 400 battute, con l'indicazione di tre parole chiave e corredato da relativa traduzione in inglese.
Per ragioni di uniformità , si ricorrerà alle seguenti abbreviazioni (sempre in tondo): a., aa. = anno/annata, anni/annate an. = anonimo anast. = anastatica antip. = antiporta app. = appendice art., artt. = articolo, articoli at. = atto autogr. = autografo bu. = busta-e c. cc. = carta, carte, cb carta bianca ccbb carte bianche ca = circa ca. = canto-i cap., capp. = capitolo, capitoli caps. = capsula-e (di biblioteca) cart. = cartone-i / faldone cfr. = confronta cit., citt. = citato, citati citaz. = citazione, citazioni cm = centimetri col. = colonna, colonne coll. = collana cop. = copertina cpv. = capoverso ded. = dedica d.n.i. = destinatario non identificato f.t. = fuori testo f.v., ff.vv. = foglio volante, fogli volanti intr. = introduzione l., ll. = linea, linee intr. = introduzione 1., 11. = linea, linee lib., libb. = libro, libri loc. cit. = luogo citato |